La pulizia ad ultrasuoni è una tecnica utilizzata in ambito industriale che usa gli ultrasuoni (solitamente tra i 20 ed i 40 kHz) per agitare un fluido contenuto in una vasca. Prevalentemente il fluido usato per la pulizia ad ultrasuoni è acqua addizionata a detergenti specifici per aggredire efficacemente lo sporco ed allo stesso tempo preservare l’articolo da pulire. La scelta di un detergente sbagliato può addirittura inibire completamente l’effetto degli ultrasuoni.

Exintec srl progetta e produce trasduttori ad ultrasuoni ed i relativi generatori di alta frequenza, utilizzati per la produzione di impianti di pulizia ad ultrasuoni.

I pulitori a ultrasuoni si usano per pulire diversi tipi di oggetti, tra i quali: gioielli e metalli preziosi, lenti e altre parti ottiche, orologi da polso, strumenti odontoiatrici e chirurgici, attrezzi, monete, penne stilografiche, bastoni da golf, mulinelli da pesca, avvolgibili per finestre, armi da fuoco, iniettori di carburante per auto, strumenti musicali, dischi in vinile, parti industriali e attrezzature elettroniche. Si usano in molti laboratori di gioielleria, aziende di orologeria e laboratori di riparazioni elettroniche.

La pulizia a ultrasuoni avviene per mezzo dell’effetto di cavitazione indotto dalle onde di pressione ad alta frequenza, che, di conseguenza agita il liquido. L’agitazione produce forze elevate sui contaminanti che aderiscono a substrati come metalli, plastiche, vetro, ceramiche e superfici rigide in genere. Questa azione penetra anche nei fori, nelle fessure e nelle rientranze.

Si possono usare acqua o solventi specifici, secondo il tipo di contaminazione e il pezzo da lavorare. I contaminanti più comuni possono includere polveri, sporco, oli da lavorazione, pigmenti, ruggine, grasso, alghe, funghi, batteri, calcare, residui di paste lucidanti, agenti fondenti, impronte digitali, cera di fuliggine e agenti di distacco, zucchero ( anche caramellizzato ), escrezioni biologiche come il sangue , e così via. La pulizia a ultrasuoni può essere usata per una vasta gamma di forme, dimensioni e materiali del pezzo, e può, in alcuni casi, non richiedere che la parte sia smontata completamente prima della pulizia.

Normalmente è buona prassi evitare che gli oggetti da pulire vengano appoggiati direttamente sul fondo della vasca durante il processo di pulizia per evitare, sia la formazione di zone non raggiungibili dagli ultrasuoni, e di conseguenza degradare il processo di pulizia, e sia per evitare di ripescare fanghi dai cicli di pulizia precedenti.

In un impianto di lavaggio ad ultrasuoni automatizzato ideale, l’oggetto da pulire viene fatto passare per varie vasche di lavaggio, contenenti varie soluzioni. In genere i passaggi basilari sono :

  1. Lavaggio ad ultrasuoni
  2. Risciacquo in acqua corrente
  3. Risciacquo in acqua demineralizzata calda

ai quali possono seguire trattamenti galvanici, e/o forni di asciugatura, ovviamente in base alle necessità specifiche.

Oggigiorno, i trasduttori impiegati nel processo di pulizia, sono di tipo piezoelettrico, che hanno sostituito quasi completamente quelli di tipo magnetostrittivo.

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